Altra meta artistica di pregio è L’abbazia di Pomposa, a circa 20 kilometri dalla città di Comacchio.  Antico monastero benedettino che è sorto dall’insediamento di un gruppo di monaci benedettini provenienti da Ravenna tra il secolo VI e VII.

Nei secoli dello splendore dell’ Abbazia fiorirono le arti architettoniche e pittoriche, che ci hanno lasciato soprattutto i meravigliosi cicli trecenteschi della Basilica, del Refettorio e della Sala del Capitolo. Quindi, in seguito ad eventi catastrofici, culminati con la cosiddetta rotta del Po a Ficarolo, che si fa risalire al 1152, l’interesse economico e culturale abbandona il territorio costiero, ormai invaso dalle acque, e i monaci lasciano Pomposa alla volta del nuovo convento di San Benedetto di Ferrara. Il recupero dell’ Abbazia fu poi attuato a partire dalla fine del’ 800, quando tutti i fabbricati vennero acquisiti dal demanio e riportati a nuova vita. Chi ama l’arte antica non deve perdere l’occasione di ammirare uno dei cicli di affreschi più preziosi di tutta la provincia, ispirati allo stile di Giotto; l’abbazia poi racchiude altre bellezze, come le architetture della chiesa e del campanile con maioliche, fregi, sculture, i pavimenti a mosaico, i reperti ospitati nel Museo Pomposiano